Messaggi di salvezza

 

  1. A chi ha sarà dato e sarà nell’abbondanza

Solo a chi crede in Gesù viene manifestato il mistero del Regno di Dio e viene concesso di entrare e approfondire il suo disegno di misericordia e di amore che si realizza nella Parola e nell’azione di Gesù.

I giudei invece, per l’indurimento del loro cuore e l’ottusità della loro mente non accolgono l’Inviato di Dio Padre, e perciò non possono capire e abbracciare il suo messaggio: le parabole, perciò, rimangono per essi come un velo opaco.

A questo alludono gli evangelisti riferendo la citazione di Isaia: “Udirete, ma non comprenderete, guarderete ma non vedrete. Perché il cuore di questo popolo si è fatto insensibile…” (Mt 13,14-15; Mc 4,12).

Dobbiamo annotare, però, che Gesù dice alle volte parabole meno misteriose, più chiare, più vicine e intime alle esperienze quotidiane di tutti e con evidenti spunti per riflettere, da soli o insieme, su problemi morali che tutti possono capire (cfr. Lc 8,16-18; 10,30-37; 11,5-8).

I sinottici hanno scritto un discorso di Gesù costituito interamente da parabole (Mt 13; Mc 4; Lc 8). È evidente che tale discorso, nella sua forma attuale, è solo una raccolta di parabole dette da Gesù in momenti e circostanze diverse.

 

  1. Gesù ci parla, per la vita, in parabole

Elenco-parabole nelle citazioni dei sinottici

Matteo

  • Il seminatore (13,1-9)
  • La zizzania (13,24-30)
  • Il granello di senapa e il lievito (13,31-33)
  • Il tesoro nascosto e la perla preziosa (13,44-46)
  • Parabola della rete (13,47-49)

Marco

  • Parabola del seminatore (4,1-9)
  • La lampada che illumina (4,21-22)
  • Il grano matura di nascosto (4,24-29)
  • Il granello di senapa (4,30-32)

Luca

  • Il seminatore (8,4-8)
  • La lampada per illuminare (8,16-18)

 

Messaggio, sempre e tutte -le parabole- di salvezza:

Marco 2,21-22

21 Nessuno cuce una toppa di panno grezzo su un vestito vecchio; altrimenti il rattoppo nuovo squarcia il vecchio e si forma uno strappo peggiore. 22 E nessuno versa vino nuovo in otri vecchi, altrimenti il vino spaccherà gli otri e si perdono vino e otri, ma vino nuovo in otri nuovi».

Gesù allude a un’azione assurda, quella di rattoppare un abito vecchio con stoffa nuova o di versare vino nuovo in otri usati o danneggiati.

Anche questi sono simboli della salvezza: è passato il tempo del vecchio mondo; questo rassomiglia a un abito vecchio, rovinato, da buttare nella spazzatura, ma senza disprezzo se è stato vissuto bene con rispetto di se stessi e della madre Natura.

Ma non vale la pena rattoppare, viverlo con inutili rimpianti e nostalgie. È venuta la stagione del vino nuovo: nella profusione di questo vino (cfr. miracolo di Cana), Gesù si rivela come iniziatore e artefice dei tempi messianici, tempi della salvezza, tempi della sua presenza.

Lui, Gesù, è il maestro che istruisce nella volontà di Dio (Mt 10, 24); è il padrone di casa che raccoglie attorno a sé la famiglia di Dio (Mc 3,35) e invita gli ospiti alla sua tavola, mentre come servitore imbandisce cibo e bevanda (Lc 22,27-30). Egli è il pescatore che prende a suo servizio dei “pescatori di uomini” (Mc 1,17); il costruttore che innalza il santuario della fine dei tempi (Mc 14,58; Mt 16,18); è il re che fa il suo ingresso nella gioia e nella festa (Mc 11,1-10) e che le pietre stesse esalterebbero, se gli uomini tacessero (Lc 19, 40).

Quante bellissime immagini con cui Gesù ha espresso il suo pensiero sul tempo della salvezza, più che per mezzo di vere e proprie parabole. Questo non è venuto a caso. Dove si tratta prevalentemente del suo messaggio, Gesù, ricollegandosi ai profeti dell’A.T., ha preferito servirsi di rapide immagini.

 

  1. Ma noi che stiamo seguendo questo progressivo cammino per imparare a sintonizzarci con la “Buona notizia”, con la Verità incarnata di Dio che è Gesù, non dobbiamo, non possiamo far finta di stare sempre al bordo della via per solo ascoltare (forse) e continuare a non voler coinvolgerci in questo rivoluzionario processo di novità, di salvezza, di evoluzione dell’anima e del futuro aldilà dell’esistenza individuale destinata ad essere in comunione con tutta la realtà umana – cristiana – di qua e di là di questa vita terrena .

La luce per capire e realizzare è sempre, per tutti nella “Buona Notizia”! questo è il messaggio di salvezza.

 

  1. Si racconta

Amari rimpianti

La nave che portava Francesco Saverio in India, s’era fermata per provvigioni all’isola di Socotera.
Quegli isolani erano già stati evangelizzati: ma da moltissimi anni non avevano rivisto sacerdoti.
Il Santo approfittò di quell’indugio per predicare il Regno di Dio e battezzare tanti uomini sì ben disposti a ricevere la grazia.
Quando, dopo qualche giorno, la nave levò l’ancora, tutta la folla che invano aveva tentato di trattenere lì Francesco, cominciò a piangere sulla spiaggia.
Le donne alzavano i loro piccoli, protendendoli verso il battello che si allontanava, e gridando: – Chi li istruirà ora nella fede? Chi li conforterà nell’osservanza della Legge del signore?… –
Povera gente, sperduta nell’oceano!
Essi avevano compreso la bellezza del regno di Dio, che moltissimi cristiani oggi ignorano e trascurano. (G. Colombo)