Gesù vero Dio (4)

Ridà senso e speranza alle sue creature

Sana i malati
Risuscita i morti
Perdona i peccatori
Moltiplica il pane
Cambia l’acqua in vino
Consola gli afflitti
Scaccia via i demoni
Proclama beato chi non si scandalizza di Lui

 

I miracoli cosa sono?

“Se non mi volete credere, credete alle opere!…
Le opere che io faccio, queste mi rendono testimonianza” (Gv. 10,22-25).
Come se Gesù ci formulasse questo piccolo semplice logico ragionamento, che in filosofia si chiama “sillogismo”:

  • i miracoli li può fare solo Dio;
  • io faccio dei miracoli;
  • dunque sono Dio!

 

Ma prima di esemplificare alcuni miracoli compiuti da Gesù, è doveroso chiarire il significato di miracolo”.

Cos’è il miracolo?

Il miracolo in genere è definito come “fatto sensibile e percettibile che supera le forze della natura e provoca stupore e meraviglia”.
Il miracolo, nel Vangelo, è un mezzo visibile per provare l’invisibile: che Gesù è Dio, è Signore, è l’unica Salvezza.
Per cui l’elemento caratteristico dell’attività di Gesù consiste nell’interdipendenza tra l’annuncio e l’attività taumaturgica (Mc 1,38-45; Mt 4,23; 9,35; Lc 9,11; Lc 13,31-32; Mt 13,16-17).

Dobbiamo aggiungere pure, questa nota per i più scettici o sprovveduti: esistono testimonianze di “miracoli” operati da taumaturghi giudei e pagani.
Ne esistono anche ai nostri giorni.
Un confronto fra questi racconti di miracoli e quelli degli evangelisti insegna che la tradizione neotestamentaria dei miracoli ha desunto dall’ambiente, precise forme letterarie e determinati motivi.
Nello stesso tempo, però, mette a fuoco ciò che è caratteristico della testimonianza dei Vangeli.