3. Contesto educativo

Il documento, Amoris Laetitiae, in questo problema, al n. 259, diventa esplicita conferma della supposizione adombrata in tutta la “esortazione”: “la cosa migliore è che (le famiglie) accettino questa responsabilità inevitabile e la realizzino in maniera cosciente, entusiasta, ragionevole e appropriata”… anche se – insiste il testo – è diventata molto “complessa”.

Ecco l’“utopia” è ben servita… ai pastori (papa, vescovi, parroci, …) che, prima di tutto, devono rinnovarsi, alla luce del Concilio Vaticano II, istruirsi al passo con i tempi e aiutarsi e farsi aiutare a guardare a un futuro delle famiglie e della Chiesa veramente al passo con i tempi (n. 260).

Insomma, si tratta di capire i “tempi” per aiutare le famiglie ad aiutare, accompagnare (n. 260) i figli, a “guidarli”, anche se devono reinventare metodi e risorse (nn. 261-262).

Tutto il capitolo è ricchissimo, anche se per sommi capi, di principi, suggerimenti, metodi e incoraggiamenti trascendenti; indicazioni educative su valori etici fondamentali per una formazione di base rocciosa e al sicuro dai terremoti culturali, sociali e religiosi che stanno squassando la geometria e la globalità sociale attuale.

Il futuro sociale, su questa energica ed energetica portante è promettente di un avvenire bello e in pace (vedi nn. 263-286).

 

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