1. SFIDE EDUCATIVE

Educare in “Amoris Laetita”

Educare, oggi, è un problema di amore

 Alla luce dell’esortazione apostolica “Amoris Laetitia” di papa Francesco vogliamo riflettere insieme su questo compito che coinvolge la famiglia, soprattutto, e i “pastori in odore di pecore”.

Per Papa Francesco e per noi, la famiglia è il luogo insostituibile di crescita umana e cristiana dei nostri figli, dal principio all’età adulta.

Vogliamo e dobbiamo conoscere, allora, sia ciò che compete alla famiglia, sia ciò che compete alle strutture complementari a questo compito. Quindi cercheremo di conoscere sia le competenze specifiche della famiglia, che le competenze della scuola, della Comunità cristiana, delle organizzazioni sportive, degli oratori.

Solo nella conoscenza dei relativi ruoli, si può individuare la urgenza operativa condivisa per il maggior profitto della finalità educativa.

Vogliamo partire dalla famiglia, ma – per quanto ci interessa – vogliamo chiarire anche la funzionalità educativa della nostra realtà di Oratorio.

 

A – LA FAMIGLIA

Vogliamo conoscere il pensiero di papa Francesco e le sue indicazioni sul ruolo educativo della famiglia.

Nel capitolo 2 ai numeri dal 32 al 49 leggiamo:

  1. Si deve prendere atto dei cambiamenti antropologico-culturali che non ci permettono di adottare metodi educativi del passato: in ambito antropologico e affettivo.
  2. Cresce il pericolo dell’individualismo esasperato che “isola” le persone generando: istinto possessivo, insofferenza, aggressività; ritmo di vita da stress che genera chiusura, fuga dagli impegni, chiusura nelle comodità, arroganza, mancanza di obiettivi nobili e di disciplina personale, incapacità di dono.
  3. Se questi atteggiamenti individualisti si trasferiscono in famiglia, questa diventa un albergo, senza vincoli, precarietà volubile dei desideri e delle circostanze.

       Aldilà degli individui non ci sono valori, principi, regole; il matrimonio e la vita di famiglia ardono cadono in balia di convenienze e di capricci.

  1. Il Papa, poi, elenca e analizza problemi vecchi e nuovi, ma tutti conseguenze delle situazioni esplose dal male-cancro dell’individualismo e del soggettivismo.

       La pastorale per la famiglia insiste, quindi, su questo tsunami distruttivo.

       Importa moltissimo, tuttavia, tenere presenti questi nuovi problemi che si sono scaricati come micidiali valanghe nella realtà famiglie che diventano, a cascata, valanghe distruttive sulle nuove generazioni.

  1. Ma mentre ci preoccupiamo di correre ai ripari, sono convinto che bisogna, umilmente, ritornare alle scaturigini, al compito pastorale, etico ed educativo di accompagnare la crescita fin dai primi passi, fin dalle prime esperienze formative, informative, educative.

–      Con la complicità di tutti gli adulti, e delle strutture educative
–      con la lettura contemporanea dei segni dei tempi,
–      con il supporto di:

  • catechesi
  • scuola di scienze religiose
  • formazione post-conciliare dei preti
  • presenza di pastori con l’odore delle pecore,
  • con itinerari formativi progressivi,
  • con la presenza di educatori e catechisti formati,
  • con luoghi, tempi e ritmi su misura di cammini progressivi,
  • con la complicità testimoniante di genitori responsabili.

Una “risalita” nuova, impegnativa, ma possibile!

>>> continua giovedì prossimo

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