Voce n° 2 Aprile 2017

Una Vita Nuova

Gesù, dopo l’atroce passione e morte, e dopo la sepoltura, ritornò in vita.
Non redivivo, come Lazzaro, il fratello di Marta e Maria, ma vivo e divinamente onnipresente (“come in cielo”), per sempre. Sulla terra resta solo una tomba vuota; un orizzonte pieno di senso e di speranza per l’umanità. Gesù diventa contemporaneo di ogni uomo. La vita di ogni essere umano è, ora, legata e salvata dalla Pasqua di Gesù.
Il mistero di Cristo Risorto diventa il punto di partenza e il punto di arrivo per ogni esperienza di ricerca, di crescita, di misericordia.
La Risurrezione di Gesù è l’itinerario dell’uomo: oggi, domani, ogni giorno; io, tu, a poco a poco, diventiamo dei risorti, dei viventi.
Una Pasqua graduale, progressiva, conquistata e sofferta.
Una Pasqua che avrà la sua pienezza in Gesù, nella vita oltre la morte.
Dentro di noi, infatti, ci sono molti germi di morte. Gesù risorto, però, ci segna e ci insegna il Passaggio che dobbiamo realizzare per essere vivi, sempre più vivi, con Lui e come Lui.
Risorgere, così, ha un significato più ampio, più feriale, più impegnativo, più avventuroso, più profetico.
Risorgere significa passare dalla insignificanza al vivere con un senso.
Se è vero – com’è vero – che nasciamo già vecchi perché veniamo da molto lontano, è anche vero che siamo chiamati ad andare molto lontano.
Siamo chiamati – per grazia di Dio – a raggiungere la pienezza della nostra esistenza. Ecco perché l’esperienza umana non va sprecata, ma costruita, ogni giorno, su valori che hanno sapore divino, eterno, di vera felicità: l’Amore, la pace, il giusto rapporto con se stessi, con gli altri, con Dio, con il creato.
Risorgere ha un significato quando l’amicizia, la bontà, la comprensione data e ricevuta, la fortezza, la fedeltà, la generosità, l’impegno, la lealtà, l’obbedienza, l’ottimismo, la pazienza, la perseveranza, la prudenza, il pudore, il rispetto, la semplicità, la sincerità, la speranza, la sobrietà, il sacrificio, la fiducia, la religiosità, la preghiera… non sono
solo parole vuote, ma vita, ma incarnazione! Cioè: Risurrezione!
A voi giovani
a voi ragazzi
a voi bambini
a voi tutti, amici, amati dal Signore Risorto
Auguro una Santa Pasqua come inizio e continuazione di un impegno che abbiamo promesso in diverse occasioni: essere come Gesù!
Per aiutare il nostro povero mondo ad essere un po’ meno povero, un po’ meno indifferente, un po’ meno orizzontale.
Auguro ad ognuno un passaggio, vigoroso e deciso, dal buio delle nostre tombe di egoismo al servizio dell’annuncio della notizia che Gesù è Risorto, che anche noi, con Lui, risorgeremo, anzi, siamo chiamati a risorgere ogni giorno.

Con affetto

Salvatore Mercorillo

 

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