Ridà senso e speranza alle sue creature
I miracoli cosa sono?
“Se non mi volete credere, credete alle opere!…
Le opere che io faccio, queste mi rendono testimonianza” (Gv. 10,22-25).
Come se Gesù ci formulasse questo piccolo semplice logico ragionamento, che in filosofia si chiama “sillogismo”:
- i miracoli li può fare solo Dio;
- io faccio dei miracoli;
- dunque sono Dio!
Ma prima di esemplificare alcuni miracoli compiuti da Gesù, è doveroso chiarire il significato di miracolo”.
Cos’è il miracolo?
Il miracolo in genere è definito come “fatto sensibile e percettibile che supera le forze della natura e provoca stupore e meraviglia”.
Il miracolo, nel Vangelo, è un mezzo visibile per provare l’invisibile: che Gesù è Dio, è Signore, è l’unica Salvezza.
Per cui l’elemento caratteristico dell’attività di Gesù consiste nell’interdipendenza tra l’annuncio e l’attività taumaturgica (Mc 1,38-45; Mt 4,23; 9,35; Lc 9,11; Lc 13,31-32; Mt 13,16-17).
Dobbiamo aggiungere pure, questa nota per i più scettici o sprovveduti: esistono testimonianze di “miracoli” operati da taumaturghi giudei e pagani.
Ne esistono anche ai nostri giorni.
Un confronto fra questi racconti di miracoli e quelli degli evangelisti insegna che la tradizione neotestamentaria dei miracoli ha desunto dall’ambiente, precise forme letterarie e determinati motivi.
Nello stesso tempo, però, mette a fuoco ciò che è caratteristico della testimonianza dei Vangeli.