Voce n° 2 Novembre 2012

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Quando si espone la realtà 
di una certa situazione socioculturale 
non è dato nulla per scontato 
che da lì a poco tutto è cambiato

Fare lo struzzo!

Tutto, o quasi, è iniziato con lo storico 1968, con i suoi movimenti di rivendicazioni e di liberazione. Ma poi? Poi cos’è successo?
Vogliamo fare una concentrata riflessione d’istinto? Senza pretese storiche o scientifiche, ma “anche solo a vista”?Dicono che lo struzzo nasconde la testa sotto terra quando sente avvicinarsi qualche pericolo. In questo è un animale stupido. Ma molti ragazzi e “giovanotti” fanno come lo struzzo. Quando scoprono decisioni importanti da prendere, rinunce da fare, servizi da eseguire, amicizie da coltivare, cammino serio da percorrere, comunione da costruire, impegni da rispettare, parole date da mantenere, promesse a cui essere fedeli, scommesse da vivere, difficoltà da affrontare, crisi da superare, istinti da purificare, fede da riscoprire, maturità da conquistare, quotidianità da soffrire, feste da celebrare… si nascondono o fuggono o si alienano in mille maniere… mettono la testa sotto terra… dimenticando tutto “il resto” allo scoperto! 
Meditate, gente; meditate !!!Queste cose le scrivevo nel dicembre 1984 sul n° 16 di Spazio Flash. Le situazioni attuali sono cambiate profondamente e quasi tragicamente, quei ragazzi e “giovanotti” sono cresciuti con tutte quelle “belle” tendenze che si sono globalizzate come funghi maligni a tal punto che non provocano meraviglia o irritazione più di tanto. Quasi una presenza connaturale, genetica. La trasmissione da una generazione all’altra è come ereditare nasi bitorzoluti che portano tutti.
Ma sono bubboni maligni che cominciano a esplodere, distruggere, disintegrare.. individui e convivenze di ogni dimensione e settore: etico – morale – giuridico – politico – religioso – economico. Quale la causa causarum? La non risposta o la risposta sbagliata alle domande arcaiche di base di partenza per la costruzione di ogni personalità umana: “Chi sono? Da dove vengo? Verso dove vado?” Il filo prodigioso che regge tutta la trama della ragnatela della vita personale e di ogni convivenza umana è Dio! Se manca Lui, la ragnatela, anche delle relazioni semplici, implode, diventa una malefica poltiglia.
Ecco il mistero del male, nella sua origine! In questo trapasso culturale (che sembra non finire mai!) Dio è lontano, un illustre personaggio, un estraneo sconosciuto, relegato fuori dalla vita personale di moltissime creature umane. Eppure, Lui, è sempre presente! Riusciremo a decidere di convertirci? Di volerlo conoscere e metterci, o rimetterci sulla sua traiettoria ben segnalata, luminosa, non contrattabile, unica? Quella, non tante quante sono le creature umane stolte!
Il mondo, l’umanità, ritorneranno ad essere “belli” solo se ogni uomo deciderà di ritornare ad amare: se stesso – gli altri – le creature – Dio (prima e soprattutto)!Leggi, interagisci seguendo le piste suggerite e reagisci rispondendo, scrivendo le tue emozioni e le tue riflessioni. 
Sarà un effetto a domino costruttivo! Non sarà una finzione, ma verità e persone che si incontrano su una piazza vera, viva efficace. Proviamo!!! 

Salvatore Mercorillo
 

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