Voce n° 4 febbraio 2014

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Se siamo ottimisti

 

Un mondo allo sfascio
La visione del mondo che ci propongono i mass media è ogni giorno sempre più cupa e quasi di moda; da scoop.
I reportage delle tragedie fresche fanno il giro del globo e, se potessero sanguinare, ci darebbero l’impressione di un mondo rosso di sangue, d’ira, di vergogna.
Sarebbe troppo umano definirlo di belve.
Esodi, fame, guerre, violenze, intrallazzi, egoismi mostruosi, sfruttamento della persona, omertà, linciaggi, odio; eclissi di pietà, del senso di umanità e della dimensione religiosa della vita.
Fiumi di fuoco che divorano la dignità dell’uomo fin nell’intimo del suo codice genetico e all’alba del suo esistere.

La parte più debole 
Un mondo così configurato non può non stravolgere la parte più debole e delicata della società: i ragazzi, i giovani che…esplodono in comportamenti farisaicamente incomprensibili da parte degli adulti: aggressività verso gli adulti sentiti come distanti, poco disponibili; disadattamento, comportamenti dissacranti, gesti spericolati, apatia e mancanza di canali sociali di espressione; esasperato bisogno di protagonismo, confronto, competitività.

Adulti sprovveduti
La cornice si completa con la realistica incapacità di adulti, molti adulti, sprovveduti, incapaci di capire, di tentare una valutazione, di rischiare vie di uscita inedite.
Adulti che in famiglia, a scuola, in parrocchia, nel mondo del lavoro hanno creato territori umani impenetrabili.
Non c’è la volontà o la capacità di parlarsi, al limite per dirsi le cose più dure.
Spesso l’unico modo di ricuperare un rapporto è aggredire, esplodere in fattacci eclatanti contro se stessi e contro gli altri; spesso non importa contro chi!
Quanta gente vive chiusa in sé, senza niente da dire, da scambiare, da condividere e senza voglia di farlo!?

I nostri ragazzi
Abbiamo intervistato i nostri ragazzi più giovani dell’oratorio a proposito di rapporto con gli adulti. Ne è venuto fuori un quadro insospettatamente allucinante ed estremamente negativo.
Nostra, tutta e solo (spesso) nostra la fatica di ricuperare speranza, riallacciare legami, coltivare valori che aiutino a farli sentire grandi e importanti nonostante tutto.
Dobbiamo, perché possiamo, essere ottimisti! Gli alberi spogli e stecchiti che d’inverno non si distinguono tra vivi e morti, non ci impressionano perché sappiamo che a primavera esplodono di vita e di bellezza.
Siamo ottimisti perché conosciamo una legge di natura. Ma anche per le creature umane conosciamo, ora, una legge di vita che ci rende ottimisti e carichi di speranza, nonostante tutto: la legge dell’amore di Dio per l’uomo. Un Dio che si fa uomo per divinizzare l’uomo. 
Lui conosce l’intimo della sua creatura. Lui è morto ed è risorto per la sua creatura.

Lasciateci sognare
Lasciateci sognare un mondo più giusto, una società di adulti più responsabile. Lasciateci sognare una Chiesa, dei Pastori attenti più ai segni del Regno che ai segni esteriori della Chiesa.
Lasciateci sognare una famiglia più chiesa e meno albergo; più luminosa di Cristo, più gustosa di valori, più dialogante, che non ci induca nella tentazione di beccheggiare i nostri anni più belli tra mamma, bar, discoteca, sesso, muretto e droga. Lasciateci sognare una Scuola più utile e una società di adulti che non ci rubi il posto di lavoro. Lasciateci sognare con fantasia e con tanta voglia di continuare a vivere senza lasciarci tarpare le ali, nonostante voi adulti ci consegnate un mondo in sfacelo e vi nascondete nell’indifferenza.
Oggi abbiamo bisogno di questi sogni.
Dio ci ha informati che ci vuole bene. Perché Lui è Amore.
Siamo sicuri che, con l’aiuto di adulti che ci amano e credono in noi, riusciremo a tradurre in realtà i nostri sogni.
E Cristo Gesù Risorto e quella Mamma ai piedi del patibolo del Figlio… sono dalla nostra parte. Dalla parte della Speranza.

Le rubriche
Le rubriche di questo numero di VOCE sono tutte una prova, un’apologia del nostro ottimismo, della nostra speranza. Invitiamo i nostri lettori a sintonizzarsi con noi, con il nostro spirito giovane.
Se Gesù è la speranza anche per chi legge, non si può non lasciarsi coinvolgere.
Buona lettura, dunque e… tanto ottimismo e una enorme dose di grinta per la vita vera. 
Giovani: Gesù, il mondo hanno bisogno di voi, così! 

Salvatore Mercorillo

 

N.B. 

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