Editoriale
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L’essenziale è invisibile
(Saint-Exupèry)
L’Oratorio Spazio
Alcune precisazioni per non divagare al limite dell’irrazionale e della decenza etica, sociale e dei diritti umani.
- – è un oratorio cristiano?
- – è un oratorio ecclesiale?
- – è un oratorio cittadino?
- – è un oratorio parrocchiale?
- – propone un “suo progetto”?
- – propone un suo stile?
- – è un gruppo?
- – è un movimento?
- – a chi appartiene?
- – da chi è gestito?
- – come è amministrato?
- – da dove gli vengono le risorse?
– altre domande ai lettori a cui posso rispondere su questa rubrica al prossimo numero di Voce.
Per comunicare con me vi propongo la mia email s.mercorillo@spazionline.it o il dialogo diretto in oratorio.
Risposte e considerazioni
- L’Oratorio Spazio, con il suo “progetto educativo” si ispira ai valori evangelici, si fonda sui valori umani veri e costruttivi, si serve delle scienze dell’educazione e mette al centro della sua proposta la persona.
- Se per ecclesiale si intende essere cristiani responsabili, vivi, attivi, pieni di Spirito Santo e liberi nel cammino di crescita e non necessariamente legati a un campanile o ad una cupola: Sì!
- Se per ecclesiale si intende intruppamento, uniformità; non unità nella diversità dei carismi: No!
- Suggerisco di non dimenticare cosa dicono i documenti del Concilio Vaticano II: Gaudium et Spes 41/42 ed Evangelii Gaudium n° 171, 43; È Ora…torio (tutto il testo) di S. Mercorillo e la Nota Pastorale della Conferenza Episcopale Italiana “Il laboratorio dei talenti” (2013) http://www.chiesacattolica.it/documenti/2013/04/00016353_il_laboratorio_dei_talenti.html
– Spazio-oratorio è in città, e a servizio di tutta la città. Non è legato a recinti nel territorio, quindi…
– …non è parrocchiale. Cioè a rimorchio di una realtà che, in sé, è chiusa. Perché l’Oratorio ha, come centro, la persona di ogni “oratoriano”. Per il motivo spiegato nelle altre “risposte”. - L’oratorio Spazio, appunto, ha un progetto di cammino formativo globale. Abbraccia tutta la problematica evolutiva.
- Il cammino “progettato” si sviluppa nello stile dell’“animazione”.
- Non è, non può essere “un” gruppo, l’oratorio. Nè “Spazio”, né qualsiasi altro oratorio. Altrimenti, non si chiama oratorio.
- È un movimento. Nel senso simbolico e letterale della parola. È una realtà in movimento; complesso, articolato, non complicato, ma con un senso: significato e orientamento.
- L’oratorio (Spazio, nel nostro specifico) appartiene a tutti. Nel senso che è aperto a tutti. Non è proprietà di qualcuno – come erroneamente si giudica e si ideologizza – è aperto a tutti.
- Ma non può non essere pilotato da esperti del mondo ragazzi e sentinelle attente alla lettura dei segni dei tempi.
- Ermeneutica, che non è una vaga idea, ma è applicazione delle lettura dei segni dei tempi.
- L’oratorio Spazio ha, come Economa, la Provvidenza che si serve dei contributi minimi indispensabili degli iscritti; si serve delle Amministrazioni Pubbliche che sanno vedere l’invisibile del “prevenire” le devianze; si serve dei benefattori.
Salvatore Mercorillo
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