voce di spazio n° 2 novembre 2014

voce 02 2015rid

Editoriale
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L’essenziale è invisibile
(Saint-Exupèry)

 

L’Oratorio Spazio

Alcune precisazioni per non divagare al limite dell’irrazionale e della decenza etica, sociale e dei diritti umani.

  1. – è un oratorio cristiano?
  2. – è un oratorio ecclesiale?
  3. – è un oratorio cittadino?
  4. – è un oratorio parrocchiale?
  5. – propone un “suo progetto”?
  6. – propone un suo stile?
  7. – è un gruppo?
  8. – è un movimento?
  9. – a chi appartiene?
  10. – da chi è gestito?
  11. – come è amministrato?
  12. – da dove gli vengono le risorse?
    – altre domande ai lettori a cui posso rispondere su questa rubrica al prossimo numero di Voce.

Per comunicare con me vi propongo la mia email s.mercorillo@spazionline.it o il dialogo diretto in oratorio.

 

Risposte e considerazioni

  1. L’Oratorio Spazio, con il suo “progetto educativo” si ispira ai valori evangelici, si fonda sui valori umani veri e costruttivi, si serve delle scienze dell’educazione e mette al centro della sua proposta la persona.
  2. Se per ecclesiale si intende essere cristiani responsabili, vivi, attivi, pieni di Spirito Santo e liberi nel cammino di crescita e non necessariamente legati a un campanile o ad una cupola: Sì!
  3. Se per ecclesiale si intende intruppamento, uniformità; non unità nella diversità dei carismi: No!
  4. Suggerisco di non dimenticare cosa dicono i documenti del Concilio Vaticano II: Gaudium et Spes 41/42 ed Evangelii Gaudium n° 171, 43; È Ora…torio (tutto il testo) di S. Mercorillo e la Nota Pastorale della Conferenza Episcopale Italiana “Il laboratorio dei talenti” (2013) http://www.chiesacattolica.it/documenti/2013/04/00016353_il_laboratorio_dei_talenti.html
    –  Spazio-oratorio è in città, e a servizio di tutta la città. Non è legato a recinti nel territorio, quindi…
    –  …non è parrocchiale. Cioè a rimorchio di una realtà che, in sé, è chiusa. Perché l’Oratorio ha, come centro, la persona di ogni “oratoriano”. Per il motivo spiegato nelle altre “risposte”.
  5. L’oratorio Spazio, appunto, ha un progetto di cammino formativo globale. Abbraccia tutta la problematica evolutiva.
  6. Il cammino “progettato” si sviluppa nello stile dell’“animazione”.
  7. Non è, non può essere “un” gruppo, l’oratorio. Nè “Spazio”, né qualsiasi altro oratorio. Altrimenti, non si chiama oratorio.
  8. È un movimento. Nel senso simbolico e letterale della parola. È una realtà in movimento; complesso, articolato, non complicato, ma con un senso: significato e orientamento.
  9. L’oratorio (Spazio, nel nostro specifico) appartiene a tutti. Nel senso che è aperto a tutti. Non è proprietà di qualcuno – come erroneamente si giudica e si ideologizza – è aperto a tutti.
  10. Ma non può non essere pilotato da esperti del mondo ragazzi e sentinelle attente alla lettura dei segni dei tempi.
  11. Ermeneutica, che non è una vaga idea, ma è applicazione delle lettura dei segni dei tempi.
  12. L’oratorio Spazio ha, come Economa, la Provvidenza che si serve dei contributi minimi indispensabili degli iscritti; si serve delle Amministrazioni Pubbliche che sanno vedere l’invisibile del “prevenire” le devianze; si serve dei benefattori.

Salvatore Mercorillo

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