Per realizzare il piano educativo nelle famiglie per i figli di questa generazione si frappongono diverse situazioni che pongono molte e nuove sfide. Al n. 50 ne vengono elencate alcune che, per semplificare questa mia provocazione, sintetizzo come semplice elencazione non certamente esauriente per progettazioni o analisi particolareggiate (cfr. nn. 50-52).
- I genitori tornano a casa stanchi e senza voglia di parlare.
- In tante famiglie non c’è più l’abitudine di mangiare insieme.
- Non si dialoga, ma le offerte di distrazioni crescono a dismisura.
- Tutto questo impedisce la trasmissione della fede da parte dei genitori.
- Molte famiglie sono ammalate di enorme ansietà.
- Troppi genitori sono preoccupati di prevenire problemi futuri più che condividere il presente.
- Preoccupa enormemente il futuro professionale più che la crescita armonica dell’essere, valere e capacità di relazioni oblative.
- L’insicurezza economica e il timore per il futuro dei figli prevale sulle emozioni e i sentimenti che danno senso e valore alla vita.
- Galoppa anche a livello di età minorile la tossicodipendenza, l’alcolismo, il gioco d’azzardo (n. 51).
- Le famiglie quasi sempre sono lasciate sole in queste situazioni rischiose.
- Queste rotture in famiglia distruggono, sradicano, creano abbandoni e violenze di ogni genere, compresi omicidi, suicidi e aggressività sociali.
- Le relazioni conflittuali tra i genitori.
- La violenza intrafamiliare è scuola di odio e di risentimento reciproco anche fuori dell’alveo familiare.
- La famiglia indebolita da problemi violenti non giova alla società; pregiudica la maturazione delle persone.
- L’ignoranza del proprio essere e del proprio esistere.
- L’ignoranza culturale e il vivere senza etica e senza valori condivisi e interpretati tutti allo stesso modo etimologico.
Altre sfide ad altre situazioni vengono elencate ai nn. 53-57.
Il documento, al n. 53, riporta una espressione che infonde fiducia, coraggio e speranza: “Per quanto ferita possa essere una famiglia, essa può sempre crescere a partire dall’amore”. Cioè a partire da Dio, che è L’Amore!
«Le difficoltà sono – come hanno affermato i vescovi della Colombia – un invito a “liberare in noi le energie della speranza traducendole in sogni profetici, azioni trasformatrici e immaginazione della carità”» (n. 57).
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